Quando ho scelto di scrivere uno spettacolo teatrale sulla vita di Maria Antonietta sapevo benissimo che sarei andata incontro a quattro grossi problemi (senza annoverare gli ulteriori mille, per comodità):
- Come rappresentare 37 anni di vita?
- Quanti attori, ballerini e figuranti?
- Quante ambientazioni?
- Quanti costumi?
Dipaniamone insieme uno alla volta, come si fa quando ci facciamo prendere dall'ansia.
COME RAPPRESENTARE 37 ANNI DI VITA?
Da fan sfegatata, ovviamente, non mi sono mai fatta sfuggire film, documentari e spettacoli sulla regina di Francia. Per quanto fossero ben fatti però notavo che la costante era sempre e soltanto una: rappresentavano un periodo in particolare della sua vita. Per esempio, il film di Sofia Coppola si concentrava sulla prima parte, fino all'assalto a Versailles. Un altro spettacolo teatrale che vidi anni fa si concentrava principalmente sul processo.
Quando poi ho cominciato a buttare giù qualche idea mi sono resa conto del perché altri prima di me avessero fatto quella scelta. È chiaro che rappresentare tutta la vicenda comportava un impiego di tempo maggiore e un numero maggiore di attori.
Però, dal momento che avevo deciso di scrivere un dramma storico, volevo essere il più fedele possibile alla realtà dei fatti nella loro integrità e questo comprendeva, ovviamente, l'inclusione del popolo come punto di vista ulteriore insieme a quello della corte.
Decisi quindi che nonostante le difficoltà avrei messo insieme tutti i fatti principali ed importanti dei suoi 37 anni di vita utilizzando ovviamente tutte le tecniche a mia disposizione. Ovviamente era inevitabile tralasciare qualche cosa o dedicargli meno tempo rispetto ad altre, però posso dire che dopo tantissimi rimaneggiamenti, Maria Antonietta - L'ultima regina di Francia è uno spettacolo completo. Troverete tutti gli eventi più importanti e anche qualche riferimento ad altre opere, o citazioni storiche per il piacere dei più appassionati. Non è stato facile ovviamente, ma ci siamo riusciti. Questo però non ha escluso il problema successivo.
QUANTI ATTORI, BALLERINI E FIGURANTI?
Ovviamente quando ho cominciato a scrivere questo spettacolo non mi ero posta limiti, anche perché a quattordici anni pensi che tutto sia possibile.
Anche far apparire delle candele accese tra una scena e l'altra in 10 secondi. LOL. (Ovviamente questo piccolo dettaglio è stato rimosso nella versione finale).
Inizialmente erano previsti, oltre agli attori principali, circa dieci, quindici ballerini che avrebbero interpretato anche il popolo come figuranti e sarebbero stati coinvolti nelle coreografie. Ho deciso però di utilizzare gli stessi attori diverse volte, come si faceva una volta nel teatro shakespeariano, piuttosto che avere dietro le quinte quaranta persone con abiti piuttosto ingombranti.
(Almeno per quanto riguarda questa versione che si adatta a più teatri, poi chissà, quando andremo al Teatro Brancaccio non disdegneremo certo una quarantina di ballerini e di comparse).
E quindi ce la siamo cavata con un cast totale di 21 attori, 19 adulti e due bambini. Eh, sì, ai figli di Maria Antonietta non potevo proprio rinunciare, nonostante la difficoltà. 21 attori che interpreteranno una quarantina di personaggi. Vabbè dai, poteva andare peggio.
QUANTE AMBIENTAZIONI?
Anche qui un altro grosso enigma. Come poter rappresentare in teatro tutte le diverse ambientazioni? Avevo scartato a priori l'idea di proiettare dei fondali. Non lo trovavo adatto ad un dramma storico di questa portata. Grazie all'aiuto degli attenti scenografi di Sceniko, abbiamo ideato una scenografia con impianti rotanti che ci permetteranno di cambiare ambientazione con facilità e soprattutto velocemente. Nulla è stato lasciato al caso. Ma per scoprire quali ambientazioni abbiamo scelto di rappresentare, beh, dovete venire a teatro, mi dispiace, non posso rivelarlo qui :)
QUANTI COSTUMI?
Considerato il numero di personaggi, come potevamo semplificare la scelta dei costumi? Beh, infatti non è stato possibile. I nostri costumisti di Bàste srls sono già all'opera per realizzare dei bellissimi abiti sia per la corte che per il popolo. Sarà una vera gioia per i vostri occhi. Una scelta però è stata fatta: quella di lasciare lo stesso costume agli stessi personaggi, ove possibile, per permettere al pubblico di riconoscerli più facilmente. Questa scelta era inevitabile poiché non tutti quelli che siederanno tra il pubblico saranno degli esperti di Maria Antonietta e rischiavamo di perderceli per strada con tutti i nomi dei nostri personaggi. In fondo si tratta anche di teatro ed è giusto che vengano rispettati determinati canoni, nonostante la voglia di restare fedeli al cambiamento di moda dei tanti anni rappresentati.
Beh, questo è un po' il percorso che è stato fatto per trovare una soluzione ai nostri problemi di adattamento teatrale. Speriamo di avervi incuriositi. Attendiamo con ansia di avervi in sala per avere un vostro parere. Noi non vediamo l'ora!
Ho salvato il blog sulla schermata del mio tablet, fra i miei articoli più amati. Grazie per questi retroscena affascinanti
LadyGram ❤️😘